Ormai non manca molto all’arrivo della primavera, periodo perfetto per visitare le bellissime ville sul lago di Como e i loro incantevoli giardini in fiore che ne esaltano il fascino. Queste lussuose residenze erano molto ambite già nel ‘700, quando le più grandi famiglie d’Italia le hanno scelte per trascorrervi il loro periodo di villeggiatura. Oggi la loro bellezza continua ad incantare personaggi dello spettacolo come George Clooney ma sopratutto turisti da tutto il mondo che non perdono mai l’occasione di visitarle o di soggiornare in una di queste riconvertite in eleganti hotel. Ogni villa è un piccolo angolo di paradiso, scopriamo insieme le più belle!
Villa d’Este a Cernobbio
Villa d’Esteè una delle ville più amate e conosciute che si affacciano sul lago, insieme al bellissimo giardino di origine cinquecentesca. Oggi ospita uno degli hotel 5 stelle più importanti al mondo, anche se in origine era stata adibita a convento femminile nel 1442 fino a quando il Cardinale Tolomeo Gallio la trasformò nella sua residenza personale. Da allora personaggi di rilievo di ogni epoca hanno avuto la fortuna di chiamarla casa ma alla fine dell’ottocento, dopo tre anni di abbandono, venne trasformata in albergo di lusso e prese definitivamente il nome di Villa d’Este.
Ciò che la rende una delle ville più belle sul lago di Como da visitareè senza dubbio il giardino in stile barocco con all’ingresso il celebre ninfeo della prima metà del seicento da cui inizia il viale di Ercole, dove nascono alberi di allori e magnolie. Qui si erge una scalinata che accompagna una doppia catena d’acqua fino alla statua di Ercole e Lica, percorrendo tutti i giardini, dove dal 1928 nel mese di maggio si tiene il Concorso d’eleganza Villa d’Estededicato ai veicoli d’epoca.
Villa Carlotta e il suo giardino botanico nella località di Tremezzo
Villa Carlottavenne edificata nel 1690 per volontà del marchese Giorgio II Clerici, infatti è considerata una delle ville più antiche sul lago. Deve la sua fama al vasto giardino botanicoche la circonda, parte del circuito Grandi Giardini Italiani, ospita ben oltre cinquecento specie di piante, tra cui agrumi, camelie, azalee e piante tropicali.
E’ senz’altro una delle ville più affascinanti sul lago di Como da vedere, insieme alle inestimabili raccolte d’arteal suo interno portate dal collezionista d’arte e allora proprietario Gian Battista Sommariva, amico di Napoleone Bonaparte, che, in contatto con i migliori artisti dell’epoca, modificò gli interni della villa con diverse opere della sua collezione personale che attirarono l’attenzione di personaggi come Stendhale Flaubert.
Considerato un edificio sobrio all’epoca della sua costruzione, è stato arricchito da elementi architettonici come la scalinata monumentalee gli archi centrali che le danno un tocco di imponente eleganza.
Museo Villa Bernasconi di Cernobbio: una “casa che parla”
Villa Bernasconiè uno degli esempi più importanti dello stile libertyin Italia, unica villa di Cernobbio aperta al pubblico, rappresenta una parte molto importante per la storia del luogo. Costruita a cavallo tra il 1905 e il 1906 dall’architetto Alfredo Campanini per l’ingegnere Davide Bernasconi, nasce come piccola industria tessileche nel corso degli anni si espande fino ad occupare una vasta area del paese e metter su una vera e propria cittadella industriale conosciuta come cittadella della seta.
Grazie al suo stile liberty e misterioso è una delle ville comasche più suggestive da scoprireche si affacciano sulle rive del lago. Si può accedere da due percorsi differenti, quello principale, sul lato est, percorrendo una scalinata che porta ad una veranda con decorazioni policrome mentre quello secondario sul lato sud conduce ad un loggiato e infine al salone di rappresentanza.
L’edificio si sviluppa su due piani con diversi ornamenti in stile liberty ma ciò che spicca di più è la torretta belvedereche veglia sul parco arricchito da una vegetazione stupenda e decorazioni che tengono vivo il passato della villa, con altorilievi raffiguranti il ciclo del baco da seta e piastrelle con fiori di gelso.
Il suo punto di forza è senza dubbio il museo parlantedove lo spettatore diventa il protagonista che si muove liberamente da stanza a stanza guidato direttamente dalla voce della villache in prima persona racconta la propria storia, i suoi proprietari e il periodo storico in cui è stata edificata.
Villa Monastero a Varenna
Sfiorando appena l’acqua del lago villa Monasteroè una delle ville più incantevoli da visitare vicino Comoper merito della sua posizione strategica che ogni anno fa sognare migliaia di turisti. Nasce come monastero femminile nel XII secolo, all’inizio del Seicento viene acquistata dalla famiglia Mornico ma è grazie a Walter Kees che tra il 1897 e il 1909 termina le ristrutturazioni e le dona lo stile ecletticocon il quale la conosciamo oggi.
Viene ampliato anche il giardino botanico, oggi visitabile in tutti i suoi colori, forme e profumi che si estende per circa 2 chilometri, da Varenna fino alla frazione di Fiumelatte.
Questa villa è prima di tutto una casa museoche custodisce ben quattro secoli di storia, incentrata in particolare sull’Ottocento, periodo in cui è stata abitata e frequentata da personaggi illustri dell’epoca. Nel 1953 viene adibita al ruolo di centro convegniospitando interventi di oltre trentaquattro premi nobel, tra cui Enrico Fermi, che tenne qui alcune delle sue lezioni.
La sua location esclusiva e la sua secolare bellezza la rendono perfetta come villa per matrimoni sul lago di Como, con un magnifico giardino in fiore a fare da sfondo al giorno più bello di tutta la vita.
Villa del Balbianello: il Bene FAI più visitato d’Italia
A pochi metri dal livello dell’acqua riposa elegantemente villa del Balbianello, circondata da verdi chiome e dalla tranquillità che solo il lago può regalare. Così bella da prestarsi come set cinematograficodi diversi film di fama mondiale, come Casinò Royaleo il secondo episodio della saga di Star Wars, che hanno contribuito ad accrescere la sua ormai confermata fama. Ù
Dalla sua costruzione nel 1700 per volontà del cardinale Angelo Maria Durini la sua popolarità è andata crescendo sempre di più, fino a conquistarsi il titolo di una delle ville comasche più belle da vedere, che nel corso dei secoli ha ospitato diversi proprietari. L’ultimo fu il conte Guido Monzino, imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, fece della villa il luogo dove conservare le sue avventure più belle, come quella che l’ha reso il primo italiano a scalare l’Everest.
Nel 1988 Monzino lascia in eredità la villa al Fondo Ambiente Italiano, che verrà premiata per ben quattro volte consecutive come il Bene FAI più visitato d’Italia, al suo interno si possono visitare la loggia, la biblioteca, la Sala dei Primitivi, il Museo delle spedizioni e lo spettacolare parco-giardino.
Villa Olmo: uno dei parchi storici più importanti di Como
Per concludere in bellezza non possiamo non ammirare villa Olmoin tutta la sua maestosità ed eleganza. Il nome prende origine da un magnifico olmo centenario che si trovava dove oggi sorge la villa. E’ stata costruita ad opera dell’architetto Simone Cantoni in stile neoclassicoper conto del marchese Innocenzo Odescalchi che era in possesso di altri beni e terreni nell’area, residente a Roma ma originario di Como ha commissionato la villa per trascorrervi l’estate.
Nel 1924 viene acquistata dal Comune di Como che tre anni dopo organizza l’Esposizione Internazionale per i cento anni dalla morte del grande Alessandro Volta, originario del posto, oltre a numerosi congressi, spettacoli e mostre d’arte. Nel 1982 diventa sede del Centro Voltadove vengono organizzate le manifestazione internazionali.
Villa Olmo rientra nelle ville più belle da visitare a Comosopratutto per il fascino del suo giardino all’inglese, considerato uno dei più importanti. Il motivo? Mantiene la sua grandezza originale di quasi cinque ettarie comprende 780 alberi tra cui alcuni dichiarati monumentalicome un ippocastano di bene 26 metri, un cedro del Libano di 22 metri, una sequoia gigante ed un affascinante faggio rosso.
A fare da custodi al giardino ci pensano una coppia di ippocastani piantati ancora prima che la villa nascesse. A rendere questo parco storico unico nel suo genere è l’irregolarità del terreno e la vegetazione, la presenza del tempietto neoclassico e i larghi viali che si perdono nella natura.
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